Ho sognato che guardavo un cielo viola, sotto al quale danzavano ombre di pini al tramonto. Provavo a fotografarlo ma cambiava continuamente, non riuscivo a catturare i colori; quel cielo diventava tutto d’oro, e poi rosa, con nuvole incredibili, rimanendo sempre bellissimo. La
Capita di dormire in qualsiasi posto e a qualsiasi ora. Se uno sta bene, se uno lo può fare. Prima lo facevo spesso quando stoppavo. Arrivavo in vacanza e perdevo i sensi per 10 ore filate, per me una catalessi; poi andavo in spiaggia, e ridormivo. Un pesce bianco che stava a squaglia
Con l’alfabetizzazione e la mutua si dovrebbe passare l’imposizione al viaggio, uscire dalla comfort zone, prendere un aereo, un treno, un calesse, alzarsi sedici ore prima perché ci s’agita sempre un po’ a partire, col rischio di lasciare la carta d’iden
C’è il tempo del silenzio, e quello delle parole. C’è il tempo della costruzione, e quello della resistenza. C’è il tempo del pensiero, e quello dell’azione. E poi c’è il caos, quando i tempi si accavallano, si mescolano, si confondono, e pari i colpi, e
Da una certa età in poi il Natale è diventato un tempo complicato. Viaggi, saluti, obblighi, tristezze; io divisa ogni volta tra tanti nuclei familiari, all’interno dei quali avrei voluto, nella maggior parte dei casi, sparire sotto ad un tappeto. Avevo anche l’ansia da pr
Era in macchina in autostrada con suo padre, che guidava. Passarono accanto all’aeroporto; lei vide un’aquila grande come un aereo che aveva in bocca un coccodrillo. Lo teneva per una zampa. Il coccodrillo non dava segni d’insofferenza, pur sapendo che sarebbe stato
Le lasciò una lettera in camera con la sua grafia chiara. C’era scritto che partiva per seguire un lavoro a Milano e che sarebbe venuto presto a trovarla. Le voleva bene, sempre. Lei tenne quella lettera per anni, quando conservava ancora tutto, ogni cosa, ogni dettaglio, perché
Quando camminavo per Lucca con babbo mi indicava tutte le sale da biliardo ormai chiuse, e considerando che a vent’anni viveva già a Firenze, aveva iniziato presto. Era bravo. Non voleva insegnarmi a giocare a poker dicendomi che era pericoloso… Capivo. Mi piaceva pensare
“Portami via da tutta questa morte”, dice Mina al conte Vlad Dracula nel film di Coppola. Sì, portami via da tutta questa morte, portami dove c’è la vita, dove chi ho perso esiste in un eterno presente, dove io sono tutte le persone che fui nel tempo, allineate o sov
Ho fatto una passeggiata. Ero molto stanca, tanto che alla fine sono salita sul campanile di Giotto… non ero poi così stanca. Il tempo era splendido. Tornata a casa si è scatenato il diluvio universale. Ho lasciato che mi portassero i piedi, senza pensare. Volevo delle idee. E p