La città che non dorme mai.
Non è proprio vero. E’ la città talmente sregolata in cui non sai quando dovresti mangiare e quindi nemmeno dormire. In fondo sono queste le cose che regolano i ritmi biologici, no?
Mangi quando hai fame. Dormi quando crolli.
Se lavori devi dormire però. Devi dormire. Devi autoregolarti.
Ceni alle 6 del pomeriggio. Va bene così. Fa un freddo boia per cui la fame arriva. E se è un giorno di festa puoi girare per locali fino a fare davvero molto tardi. Chi te lo vieta?
In Italia, o meglio, a Firenze, prima delle 19.30 non trovi posti per cenare se non panini al volo, e dopo le 22.30 fatichi a scovare qualcuno che abbia pietà di un “nottambulo”. Ah.
E qui a NYC sono le 10 pm, e in Italia sono le 4 del mattino, qui sono 36 gradi Fahrenheit, cioè – 1, e a Fiesole 4 gradi.
La distanza si sente, eccome. Pochi gradi, qualche ora.
Mi basta parlare dell’Italia per risentire certi odori, certa luce, certi sapori. Malinconie che avevo anche nell’inverno italiano, magari dell’estate, del mare, dello stare scalzi, senza pensare, al sole, all’aria. Mi sembra un tempo lontanissimo, che non so quando potrò riavere.
Spira un vento gelido. Inverno. Neve. Poi pioggia. Si alternano senza un senso apparente. Neve. Pioggia.
Un dolore lieve nella pancia. Conflitti si accavallano. E tu ripensi al sole, ma senti il vento. Ripensi alla quiete ma senti la tempesta.
Stare nella tempesta pensando al sole che tornerà.
Cosa ascolto, pensando. Concilia:
Sigur Ros – Olsen Olsen
NYC d’inverno dev’essere di un freddo clamoroso… Chissà camminare sulla High Line adesso, che roba! E forse stare a Fiesole e dintorni già aiuta a non sentire il freddo.
Tra qua e lá il salto è ampio tanto che la nostalgia ti arriva (non capisco però cosa ci sia di nero, di malinconico 😉 ). Quindi complimenti
Domani mi dicono saranno 22 Fahrenheit (quindi, ho visto ora, un bel -5!). Non sono ancora brava nella stratificazione vestiaria…
Malinconia di quel mondo ora distante, che a volte pare vicino, a suon di numeri e gradi… Rileggerò il post per capire meglio cosa mi dici.
Grazie mille, mi fanno bene i vostri commenti! 🙂
Questo post è proprio bello. L’avevo già letto ma l’ho riletto volentieri e ti scrivo nel sottofondo della Tua melodia. Vorrei tanto essere lì da te per darti un caldo e lungo abbraccio cara amica mia, per scaldarti il cuore.
Via domani ti posto su fb una canzoncina spensierata ed estiva vediamo così col pensiero ci beviamo un bell’aperitivo in riva la mare!;-)
Grazie, infinite grazie del dolce pensiero.
Fai conto di esserci, nella mia piccola navicella sotterranea dove scrivo, leggo, esploro… Attendo allora questa allegra canzoncina che mi rinfrancherà! E questo mojito dove sta?!! Un grande abbraccio