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Pelo e sue declinazioni

dicembre 09, 2013
by Guia
Brooklyn Night Bazar, camoscio, cappotto, cugino Itt, guardaroba, hair, leonessa, monarchia, pelliccia, pelo, regina
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Come si dice ‘pelo’ in inglese? Hair. Fur
Ma perché non si usa un’altra parola?! Capelli. Vuoi rimuovere capelli superflui (dal tuo corpo)? Mah, credo che eresia e contraddizione più grande non sia mai stata pronunciata. Molti uomini dal lucido cranio potrebbero ora alzare le sopracciglia, o scuotere vivacemente il capo dissentendo, nella speranza di risentire le chiome a sfiorare il viso! Mi colpisce la mania, ormai estesa a entrambi i sessi, si depilarsi quasi integralmente. Se siamo nati con dei peli, ci sarà un motivo? La moda detta legge. E chi più, chi meno, ci si adatta alla vigenti norme estetiche.
Ma allora, mi domando, perché molte donne amano rivestirsi di pelo?! Pelliccia. In ogni forma e colore. E più è pelosa, più è attraente. Maculata, unita, lunga, corta.
Qui a New-Fur-City la puoi vedere sfoggiata anche su nerboruti corpi maschili, con nonchalance impareggiabile. Era rossa, pelo sintetico, modello-Giuditta-n.4 senza maniche. Roba da altro mondo. E l’esemplare umano che la portava era di stazza tale che, giuro, non passava davvero inosservato…
Insomma, fai di tutto per estirpare ogni pelo escrescente con duplice dolore, del fisico e del borsello, e poi ti ricopri tutto il corpo con un folto manto peloso di un altro essere (sì, messa così fa un po’ effetto… non è molto accattivante ma di questo si tratta) o, magari meglio, simulandolo con uno di qualità sintetica.
Certo. Non è la stessa cosa avere peli superflui e indossare una pelliccia, sono d’accordo. A essere onesti non è la mia massima ambizione avere incontri ravvicinati con un simil-Yeti, o con il fratello del Cugino Itt, come una volta ho augurato a una carissima amica per farle superare il complesso dell’uomo anche vagamente peloso, ritenuto inaffrontabile… e ora posso affermare che ha superato questo suo “blocco” a pieni voti!
Tanti anni fa mi comprai un cappotto che aveva al collo un fantastico decoro in pelo molto finto. Un pochino kitsch. Lo adoravo. Mi sentivo proprio una giusta (e tanto la differenza sostanziale non la fa cosa indossi ma come ti ci senti dentro…). Fu criticato aspramente solo da una persona, il cui giudizio valeva per dieci, finché lo rimossi dal mio guardaroba. Pentimento assoluto. E cosa trovo qui adesso? Un cappotto di camoscio, in uno dei mercati più divertenti in cui sia mai stata, Brooklyn Night Bazar. Second hand. Un bijou. E la ragazza che gestiva il negozio di abiti vintage, vestita in un appropriato hippie style, alta e minuta, pelle color cioccolato, occhiali con montatura da fondo di bottiglia senza averne bisogno, capelli corti grigi (se l’avessi dovuta pagare di spalle, senza vedere la pelle perfetta di una che non poteva avere trent’anni, avrei pensato fosse mia nonna. Scelte molto interessanti), mi ha incantato. Per lo stile audace e lontano dal mio, e l’uso estremamente avanzato della tecnologia, che a volte riesce proprio a entusiasmarmi. Posso usare la carta di credito? Certo. E lei inserisce una USB nell’iphone in cui striscia la mia carta, firmo con il dito sul suo cellulare, mi viene inviata la ricevuta alla mia email. Geniale. Tempo: un minuto forse.
Eccomi quindi con il cappotto nuovo. La fine del mondo. E cosa lo rende tale? Maniche e collo sono una pelosa nuvola marrone. Molto pronunciato. Come te lo metti diventi una regina, la leonessa. Lo indossi e ti trasformi. Tutti possiamo sentirci re, regine, leoni grazie ad un piccolo escamotage. Diciamo che un surplus peloso può aiutare… Trattasi di simulazione di criniera! Attualizzazione dell’uso dell’ermellino, lo sfoggio per secoli del lusso estremo di pochissimi. In versione di replica adesso tutti possiamo pavoneggiarci, volendo, con l’illusione dell’ermellino. Ecco di cosa si tratta. Atavico richiamo al potere, alla ricchezza. Alla vita! Richiamo sessuale.
Però sulla pelle nemmeno un peluccio, mi raccomando!..
Glabri impellicciati.


Nota:
si potrebbero aprire infiniti e articolati dibattiti (che non è mia intenzione avviare) su questi temi:
1. E’ etico comprare e indossare vere pellicce? Rispondo con un sonoro e sentito No. Non sto promuovendo nel modo più assoluto l’uso e la diffusione delle pellicce. Ma se quelle finte ben fatte ci danno un po’ di gioia, siate le benvenute nel guardaroba!
2. Sono una monarchica? No! Ma il sogno di molte è stato quello di essere una principessa, di avere regalità, per la quale intendo non quella economica ma quella del portamento. Quella che scaturisce da un’attitudine, dalla profondità, se cammini a testa alta e guardi negli occhi chi hai di fronte a te. Pelliccia o meno, poco importa.

Brooklyn Night Bazar

 

 

 

 

 

 

Brooklyn Night Bazar, mercato con oggetti curiosi e artistici, musica live. Cibo, ovvio! Dove mai può mancare il cibo a New York?! Ah, maggiori di 21 anni, mi raccomando, perchè con la birretta che ti puoi bere potresti far danno!…

 

About the Author
Dopo molti anni di restauro di tessuti tra Firenze e Prato con la mia ditta mi e' giunta l'opportunità di chiedere un time-out dalla libera professione in Italia (!!!), per riprendere la ricerca, che amo molto, a New York. Lanciata con la fionda per un anno allo sbaraglio! E mo' si fanno i giochi
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