Perché il blog ha l’immagine che puoi vedere alzando gli occhi, proprio qui sopra? E’ giunta forse l’ora di fare due chiacchere in proposito.
L’anno scorso a Firenze ho iniziato un corso che mai avrei pensato da fare. Tessuti aerei. O tessuti acrobatici. Mi ci ha portato una cara amica entusiasta. Una vera rivelazione per il corpo e lo spirito. Per chi non ne sa niente, si tratta delle attività del circo! Tessuti dal cielo, trapezio, cerchio… Ecco.
Ero una schiappa completa. Incapace di sollevare il mio corpo anche di soli 30 cm, passaggio senza il quale praticamente non si può fare niente. Nonostante tutto riuscivo a fare delle cose da terra che mi davano grande soddisfazione, capriole all’indietro appesa in aria, e sentivo di star ricominciando a sciogliermi. Uscivo sempre distrutta e dolorante, ma felice.
Feci qualche progresso ma ben piccoli rispetto al complesso del gruppo che in confronto a me galoppava, chi senza la minima paura, chi sciolto di natura, chi testardo. Io non lo so. Impaurita e pronta al rinnovamento. Divertita. Sentivo la sfida solo con me stessa. Ho continuato tutto l’anno.
Quando mi picco sono piuttosto cocciuta. E non mi è mai piaciuto mollare, se non per un’ottima ragione. Con me un gruppo di giovani meravigliose coraggiose ragazze, a sostenerci, a divertirci, a cui penso ora con dolcezza e affetto.
E un’elegantissima maestra da ammirare a bocca aperta.
Ho insistito. La scioltezza è arrivata. Fino ad un intenso e surreale stage in mezzo alla campagna toscana con un’insegnante folletto, una maga visionaria, non solo un’acrobata, una vera artista della vita, di quelle che sognando riescono a farti vedere un mondo diverso attraverso i loro occhi. Eravamo fuori dal tempo. Sarei rimasta con lei… magari per un po’ di tempo. A guardare attraverso il caleidoscopio Elirudyzuli.
Due giorni ad allenarsi per ore, da sei a dieci ore. Dopo un trattamento così altro che spaccata in aria, dormi senza culla, se cammini il giorno dopo hai fortuna, e i tuoi tendini sono più flessibili degli elastici per fare bungee-jumping!!!
La sera della fine del corso partii per un lavoro per la Sardegna. Deciso. Anche a New York. Impossibile smettere. Non più per fare uno sport che mi coinvolgeva molto, non solo per recuperare il contatto perduto tra muscoli, articolazioni e mente, non “soltanto” per risentire la me accartocciata da una quantità inenarrabile di anni dentro un corpo bloccato: si trattava di ritrovare un allenamento più profondo.
Droga del corpo e dell’anima.
Così, sbarcata con la mia pagaia al molo 27, chiesi: dove si claimba?!
Ho imparato subito il verbo giusto! Almeno questo.
Anche perché per il resto, nonostante siano più di tre mesi che mi alleno ogni sacrosanta settimana ad aereal textiles, il mio apprendimento è perlopiù mimetico! Ripeto, mimo. Mettiamola così che fa più chic! Non capisco una mazza, questa è la verità. Le insegnanti sono molto preparate, e spesso dalla parlata fluente, una mitraglia, talvolta condita da molto slang. Rido. Con quello me la cavo sulle minchiate generiche. Le cose importanti hanno capito che me le devono evidenziare, se no c’è il rischio tangibile di avere il morto sul lavoro. Fa tanto poco cool!
Questa è per me la sfida primaria. Stare in luoghi dove non sono obbligata a stare, sforzarmi con tutte le energie di andare oltre, di spegnere finalmente questo maledetto cervello, e lavorare con il corpo attraverso l’intuito. Senza paura. Ma adesso mi arrampico. E senza fatica.
Teachers di tessuti aerei da me testate, raccomandate per ogni cervello e fisico:
– Loretta Morrone (Firenze e Empoli) email: lorettamorrone@gmail.com
www.youtube.com/watch?v=wvDO1hMangU
– Elirudyzuli – Elena Manni (Firenze) email: elirudyzuli@gmail.com
http://youtu.be/YAVlDGakW0o – http://youtu.be/_H0IGFyDWSk
– Airin Dalton e Alex Apjarova at Body and Pole (115 W 27th St. NYC): www.bodyandpole.com
Ahahah!!! Ti ci vedo con la maestra che parla fluently…e te che la copi e ridi…e magari ti ci scappa anche un bel: “…yes!!! A letter!!!!…” Ahahahahah!!!!
Quando eseguo rido poco… Dopo magari!
ciao!! Non sapevo che tra le tante doti tu avessi anche il dono della penna…la descrizione è divertente. mi fa venire in mente Bridget Jones, imbranata e simpaticamente testarda!
Avanti così!!
ruben
Curioso che a ognuno leggendo vengano in mente cose molto diverse!… Grazie mille 😉
Sospesa…sorpresa!
Forse comincio a capire perché ho rifiutato con tanta forza di continuare dopo la lezione di prova. Sapevo che non avrei trovato lo scioglimento necessario in aria. Ho capito che non è l’aria il mio elemento, ma l’acqua. Corso di sub…arrivoooooo!!!
Perfetto! L’importante e’ cercare di venire a capo dei propri elementi, no?! E acqua sia!! Non mettere tempo in mezzo, vorro’ subbeggiare con te! 😀